Nel tuo reparto è presente un caso di malattia genetica rara?
Spesso confuse con disturbi puramente infantili o con malattie muscoloscheletriche, le MPS potrebbero essere meno rare di quanto si pensi
Le malattie del gruppo delle mucopolisaccaridosi (MPS) sono causate da ereditarie carenze di enzimi, si caratterizzano per manifestazioni eterogenee ed evoluzione della malattia variabile e si ritiene che su scala mondiale possano interessare un soggetto su 22.500.1,2
Tra le varie malattie che fanno capo al gruppo MPS esistono similitudini sia per quanto concerne le manifestazioni cliniche, sia per quanto riguarda la velocità di evoluzione. L’immagine che segue mostra alcuni schemi di sviluppo delle MPS, rilevati in pazienti affetti da MPS VI.
La diagnosi tardiva è comune e può essere devastante per i pazienti3
La diagnosi è complessa per diversi motivi: la malattia è considerata rara, presenta una progressione e manifestazioni variabili ed esiste una enorme quantità di sintomi non specifici tipici delle MPS. I ritardi nella diagnosi,dall’insorgenza dei primi sintomi, possono variare da sei mesi a decenni.3
La diagnosi precoce è essenziale per ottimizzare gli esiti del paziente3,5
Una diagnosi precoce può permettere di migliorare gli esiti del paziente grazie all’accesso ad una gestione mirata della malattia e a una terapia enzimatica sostitutiva (enzyme replacement therapy – ERT).3,5–8
Per molte tipologie di MPS è disponibile o è in via di elaborazione una ERT. Il modo migliore per diagnosticare una malattia del gruppo MPS, e quindi iniziare il trattamento specifico, è indirizzare un paziente sospetto presso un genetista o un centro metabolico che possano eseguire gli esami necessari.9
Occorre fare attenzione ai primi segni e sintomi di MPS, in special modo:3,10–12
- Classici
- Ernie
- Anomalie articolari e scheletriche
- Statura bassa
- Qualunque variazione graduale e progressiva nelle sembianze fisiche
- Non classici
- Anomalie scheletriche in forma lieve, comprese costole o clavicole inspessite, ginocchio lievemente valgo, anomalie o dolori articolari
- Ridotta capacità di esercizio e/o coinvolgimento cardiovascolare ingiustificato, in special modo soffio cardiaco in pazienti in età pediatrica
- Deterioramento dell’udito e della vista ingiustificati (opacizzazione della cornea)